“Siamo stati riscattati a caro prezzo, comprati dal sangue del Figlio di Dio”. Questo pensiero è vanto del cristiano e centro della fede della Chiesa, che da secoli si ferma a meditare gli avvenimenti di quel Venerdì Santo, avvenuti a Gerusalemme quasi duemila anni fa.
Ancora oggi i fedeli salgono la via dolorosa, che porta al Golgota, percorsa da Gesù Cristo dopo la condanna a Morte. Egli faceva sue tutte le sofferenze dell’umanità, rappresentate da quanto ha subito ingiustamente fino alla morte in Croce.
La celebrazione della “Via Crucis” è diventata segno della pietà dei fedeli, che in molte chiese la rappresentano con immagini dei momenti culminanti della sofferenza del Dio fatto uomo. Così la preghiera e la meditazione sulla via del calvario è diventata accessibile anche a coloro che non si possono recare a Gerusalemme.
I pittori e gli scultori, nella loro capacità di esprimere con alta sensibilità i sentimenti più profondi della nostra fede, si sono cimentati nei secoli passati per aiutare con le loro opere i fedeli nella conoscenza degli avvenimenti che portarono alla salvezza tutti gli uomini e nella preghiera perché il Redentore perdoni il peccatore pentito.
Oggi alcuni fedeli della diocesi di Susa, particolarmente sensibili e grati a Gesù, interpretando i sentimenti di tutti, vogliono completare il Santuario in Mompantero, dedicato alla Madonna del Rocciamelone. Due artisti hanno realizzato le quattordici pitture che rappresentano i momenti tradizionali della “Via della Croce”, e la pubblicazione di questo libro vuole aiutare il pellegrino orante.
Come Gesù morendo in Croce ha svelato la sua onnipotenza divina nella vittoria della Risurrezione, così questo libro vuole completare la meditazione del lettore presentando la Chiesa, nata dal costato trafitto di Gesù, che ora vive con il Risorto, nella fede che lo Spirito Santo alimenta.
La seconda e la terza parte della pubblicazione è espressione della riconoscenza dei fedeli alla Madonna, per la quale nei secoli sono state dedicate numerose parrocchie e, quasi in ogni zona della valle delle cappelle, in suo onore.
La mia certezza che il Signore donerà grazie abbondanti a tutti coloro che, tramite le immagini di questa “Via Crucis” e il presente testo, pregheranno con cuore riconoscente e con fede profonda, meditando la via della Croce e l’amore infinito che Il Dio fatto uomo ci ha mostrato.
+ Alfonso Badini Confalonieri
Vescovo di Susa
Più di duemila anni fa un Uomo, condannato a morte, avanzava tra atroci sofferenze sotto il peso della croce, procedendo lungo la via che conduceva al luogo del suo supplizio, un’altura chiamata Golgota. Tra le persone che lo accompagnavano, una in particolare era individuabile per il dolore indicibile che le alterava il volto: sua Madre…
L’identità di quell’Uomo e di sua Madre non erano degne di nota per i potenti del tempo, né era rilevante quell’esecuzione per la gloriosa storia romana…
In verità nei secoli successivi nessun nome sarà più importante di quello del condannato e Gesù di Nazareth e sua Madre Maria saranno invocati da una moltitudine infinita di fedeli che troveranno nelle parole del Cristo il senso profondo della propria esistenza.
Si modificheranno le situazioni storiche e culturali ma non verrà mai meno la partecipazione profonda dei credenti ai momenti che scandirono tragicamente la condanna, la crocifissione e la resurrezione di Gesù.
Motivo ispiratore di innumerevoli espressioni religiose ed artistiche, quelle drammatiche sequenze hanno superato i millenni e sono giunte a noi con un’intensità capace di sconfiggere anche l’indifferenza ed il relativismo del nostro tempo.
Di fronte alla Via Crucis nasce spontaneo il desiderio di uscire dal frastuono della vita moderna, di riscoprire il silenzio e di affidarsi alla preghiera. Ed è con questa consapevolezza che l’Associazione Il Ponte è stata lieta di riprodurre in un testo le opere degli artisti Anna Branciari ed Antonio Carena, illustranti le Stazioni della Via Crucis, eseguite dai pittori appositamente per il Santuario di Mompantero, dedicato alla Madonna del Rocciamelone .
Prendendo spunto dal luogo che ospita le tele a tema religioso, consacrato alla Beata Vergine, l’Associazione ha ritenuto un arricchimento del testo unire alla sezione La Via della Croce, le altre due sezioni In nome di Maria e Maria più candida della Neve, dedicate rispettivamente alle Parrocchie della Diocesi di Susa consacrate alla Beata Vergine e alle Cappelle diocesane dedicate alla Madonna della Neve che, come il Santuario, festeggiano la ricorrenza religiosa il 5 agosto. Il quadro che si è delineato ha evidenziato, pur nella sua specifica scelta, l’intensità e la diffusione in Valle di Susa del culto mariano, che ha costellato il nostro territorio di numerosi edifici sacri dedicati a Maria, talvolta semplici come i fiori alpestri, sempre comunque ispiratori di sentimenti autentici, rasserenanti, in grado di parlare all’anima di tutti i fedeli.
Gemma Amprino
Presidente Associazione Il Ponte